La donna più dipinta dopo la Madonna? Suzy Solidor
12/02/2019
Più o meno è noto quasi a tutti che la Madonna è la donna più dipinta da sempre, ma in pochi sono a conoscenza del fatto che al secondo posto c’è Suzy Solidor, una figura eclettica, cantante e cabarettista francese che tra le due guerre mondiali ha animato le scene parigine ed ha conquistato la scena artistica dell’Europa.
Sono centinaia i ritratti che più di 225 artisti hanno fatto a Suzy Solidor e tra questi troviamo anche Pablo Picasso, Man Ray, Jean Cocteau, Francis Picabia, Tamara de Lempicka, ecc.
Nata nel 1900, Suzy Solidor era figlia di una madre single francese, sognava di fare la modella e a 30 anni divenne una vera star del cabaret parigino, ma a suscitare curiosità tra gli artisti dell’epoca e non solo era la sua personalità particolarmente eclettica e anticonformista, così come la sua omosessualità che non teneva per niente nascosta, anzi, la ostentava con nonchalance …
Il suo night club tappezzato dai suoi ritratti divenne un punto di riferimento per la maggior parte della “Parigi bene” e persino durante l’occupazione tedesca il locale rimase uno dei più frequentati, aspetto poco apprezzato dai suoi concittadini che la accusarono di collaborazionismo e che in seguito la allontanarono, anche se, secondo quanto raccontato dalla BBC esistono diversi documenti che dimostrano la lealtà della Solidor e che attestano la sua totale innocenza. Non solo, sembra che la donna aiutasse la Resistenza e che abbia fatto scappare anche diversi ebrei. Ad ogni modo, dopo questo episodio, Suzy si rifugiò prima negli stati Uniti e poi in Costa Azzurra, dove morì nel 1983, dimenticata da tutti.
Indipendente e sicura di sé, la Solidor animava le serate parigine con le sue canzoni che inneggiavano soprattutto all’amore tra donne, il tutto mentre sfoggiava il suo tipico caschetto biondo e abiti elegantissimi che enfatizzavano tutte le curve della donna.
Ma “La Vie Parisienne”, ovvero il suo night club non è stato l’unico posto dove si è esibita Suzy Solidor, infatti recitò persino nel film “La Garconne”, accanto a Edith Piaf, diventando ancor più famosa.
Suzy Solidor in realtà non era il suo vero nome, in quanto all’anagrafe si chiamava Suzanne Louise Marie Marion e solo a Parigi decise di assumere questo nome d’arte che oggi tutti ricordano.
In pratica Suzy era una vera icona dell’epoca, uno dei personaggi più discussi sia per la vita che conduceva che per le sue idee, nonché per il suo temperamento molto estroverso. Coraggiosa e piena di risorse, la Solidor viveva le sue relazioni omosessuali con naturalezza, ma senza mai perdere l’eleganza che la caratterizzava e tra i suoi amori più ostentati c’è la relazione con Tamara de Lempicka, pittrice polacca che attraverso il ritratto che fece a Suzy rese la cabarettista francese immortale.
Il 5 settembre del 1973 Suzy donò circa 40 ritratti alla città di Cagnes sur Mer, opere che vengono conservate nel palazzo Grimaldi e che fanno parte della mostra permanente chiamata “Donazione Suzy Solidor”, come aveva richiesto la donna nel momento della donazione.
Articolo a cura di: Aurora Caraman